IL TEATRO  GAETANI

Teatro
Teatro

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Dall'inventario dei beni del duca Nicolò Gaetani d’Aragona, redatto nel 1742, si rileva l’esistenza, in Piedimonte Matese, vicino al palazzo ducale dei Gaetani, di un “luogo per uso di teatro da rappresentar commedie con due ordini di palchi, e diversi ordini e sedie…”

Il Teatro, edificato intorno alla fine del Seicento per iniziativa di Aurora San Severino e del consorte Nicolò Gaetani d’Aragona: Cfr” Il seggio municipale a piazzetta, lasciato dal Consiglio, fu trasformato in Teatro. Ebbe cento posti di platea sistemati ad altezza crescente e una fila ventiquattro palchi, Dirimpetto al palcoscenico il palco ducale, al quale si accedeva direttamente dal palazzo, di un ricco intaglio barocco, e sul palco ducale il loggione.

                                                    

Il teatro continuò a ospitare spettacoli saltuariamente, fino a essere totalmente abbandonato negli anni novanta dell’ ottocento, quando fu concesso in affitto e riammodernato ; negli ultimi giorni di Maggio del 1864 si esibì Mercandante.

 

In effetti, la costruzione dello stabile attesta una permanenza piuttosto assidua  dei due Signori nella residenza di Piedimonte, ma rileva anche un respiro culturale di questa cittadina che, pur lontana da grossi centri, doveva quanto aspirare. Furono ingaggiati così maestri  forestieri come Giovanni Calore di Napoli e Marcantonio Ferrara di Pescopagano per la costruzione di uno stabile, da edificarsi di fronte all'ingresso laterale del Palazzo  Gaetani attraverso un ingresso privato (distrutto durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale).

Ingresso teatro
Ingresso teatro

 

Parteciparono all'allestimento artisti della levatura di Francesco Solimene e Andrea Belvedere.

La prima rappresentazione fu, probabilmente, il Prologo musicato “Marte e Idomeneo” di Perti, e sembra abbia partecipato alla rappresentazione  anche la stessa Duchessa Aurora.

La sala era rivestita interamente in legno e si sviluppava in una pianta a U che si apriva man mano creando evidenza al palcoscenico di fronte.

Sopra nella parte opposta, con grande risalto vi era il palco ducale, la sala era provvista di tre livelli; un primo della platea, un secondo che comprendeva quattordici palchi e la loggia ducale al centro e il terzo, più in alto come “ Loggione”.

“La platea era provvista di dodici file di “Scanni” di legno suddivisi in sedie, documentate in numero di centoventi nell'inventario dei beni del palazzo redatto nel 1783”. ASN, Archivio Gaetani D’Aragona f.83, fasc33, n.5.

 

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Si presume un sistema di ballatoi esterni alla struttura  lignea che non  sono descritti in nessun documento, ma sembra  opportuno valutarne concretamente la presenza, quantomeno nel primo allestimento, perché le scalette che appaiono nelle foto, sicuramente non potevano anche essere adoperate come accessi del pubblico alle varie posizioni.

L’arredo fisso era completato dal sipario, da un grande velario con lo stemma dei Gaetani e da “lampieri” il legno  per l’illuminazione .

Archivio Gaetani d’Aragona f.175, c.19c; f: 176, c25r.

 

 

Dagli inventari ottocenteschi  risultano anche dei parapetti  di legno con aperture, che funzionava da locazione per l’orchestra.

 

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 Teatro Gaetani,particolare del  Rosone  del Palco Ducale.  prima dello smantellamento

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Sicuramente il momento di grande splendore per questo teatro fu quello legato alla presenza dei due Signori mecenati, Nicolò e Aurora Gaetani, che in quegli anni allestirono opere di Perti, di Fango, di Händel, di Porpora e di Mancini. Non da poco è considerare con attenzione che alcune di queste opere furono allestite prima nel Teatro dei Gaetani a Piedimonte e poi al Teatro dei Fiorentini a Napoli.

 

 

Il primo Aprile 1868 la sala, probabilmente in disuso,concessa in affitto per quattro anni   a Francesco Pallotta, Andrea Palmieri, Giuseppe Del Vecchio, Antonio Colella e Francesco Caso di Piedimonte, dopo una rapida ristrutturazione, ne gestirono l’uso.

 


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Il 1° aprile 1868 il principe Onorato Gaetani dà in affitto, per quattro anni, il Teatro annesso al suo palazzo baronale di Piedimonte d'Alife a Francesco Pallotta, Andrea Palmieri, Giuseppe del Vecchio, Antonio Colella e Francesco Caso. E' qui riprodotto l'atto di consegna del Teatro, nel quale è descritto lo stato dell'edificio.

Fonte:  Archivi Teatro Napoli


 

 

Negli anni '70 lo stabile, già chiuso, fu smantellato per permettere un totale rifacimento delle strutture rovinate da gravi infiltrazioni di acqua.

Da allora il teatro  non fu mai più ricomposto e le sue strutture andarono definitivamente perdute.

 

La sala che ospitava il teatro è chiusa e inagibile.

 

Teatro Gaetano, particolare dei palchetti lignei, prima dello smantellamento


Teatro Gaetani, particolare di una scena


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il corridoio danneggiato durante la seconda guerra mondiale 


-  Storia di un teatro  dimenticato – Antonio Bellone ediz. 2014

 

- Archivio Teatro Napoli


 

 

 

Modellino in scala realizzato dal Liceo "Galileo Galilei" di Piedimonte Matese (Ce)

Ipotesi di ricostruzione  del Teatro Gaetani di Piedimonte Matese (Ce)

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Ingresso teatro

Foto Simone Ciliberti
Foto Simone Ciliberti